martedì 19 dicembre 2017

ROMA - Cagliari 1 a 0

Bergonzi (Bergonzi??? AHAHAHAH!) dopo aver visionato delle immagini riprese dalla curva nord, quella opposta all'azione, ha detto che il gol non era regolare... Ora, sicuramente Bergonzi non è mai stato in curva all'Olimpico, sennò saprebbe che quello che succede in campo dalla parte opposta è per gli spettatori una macchia indistinta, una roba dai contorni mitologici, che si narra di tifoso in tifoso. "che è successo?" "niente, Brunetto è andato sul fondo, contrasto col difensore, calcio d'angolo" che tramandato di tifoso in tifoso, alla decima fila diventa "Conti s'è involato sulla fascia ed è stato falciato dal difensore, rigore netto che l'arbitro cornuto come al solito non c'ha dato" e alla ventesima "Marazico ha dribblato tutta la difesa, pure la panchina, pure il portiere, pure i pali della porta, ma il guardalinee l'ha tramortito con la bandierina"
e Bergonzi pretende di vedere se il gol di Fazio era regolare...

sabato 2 dicembre 2017

Nobel

finchè si sta all'opposizione, è facile... poi la ragion di Stato ti fa fare cose indegne di un Nobel per la Pace. Ma c'è anche chi è riuscito a non macchiare di sangue il suo premio, in un contesto anche più complicato, come Nelson Mandela, quindi Barack e Aung Suu Kyi avrebbero fatto bene a dire "no, grazie"

martedì 28 novembre 2017

Genoa - ROMA 1 a 1

ok, DDR ha sbagliato, ma dà da pensare che erano nervosissimi anche Fazio, di solito una sfinge, Jesus e Dzeko, e che l'oggetto delle loro "attenzioni" fosse quasi sempre Lapadula...

sabato 5 agosto 2017

sogno sfumato

"Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti" W.S.

mercoledì 31 maggio 2017

ciao Lucià


lo Spalletti-bis finisce qua, dopo due mesi logoranti, in cui sono sfumati tutti gli obiettivi, in cui secondo l'allenatore non tutti hanno remato nella stessa direzione,in cui società e allenatore hanno parlato senza capirsi, in cui si è consumato l'infinito addio al nostro Capitano, a cui Spalletti non ha saputo dare la giusta importanza, perdendosi in piccole ripicche, decisioni assurde, ripensamenti, senza capire il piccolo grande dramma di Francesco, che non lo poteva aiutare perchè era lui che aveva bisogno di aiuto. Poi, certo, la rosa limitata, un po' per la qualità dei rincalzi, un po' per la testardaggine di Spalletti a puntare sempre sugli stessi.
E così, ci "consoliamo" con l'ennesimo secondo posto, e si ricomincia da zero o quasi con un altro allenatore e un altro assetto dirigenziale...